E’ quanto deciso dalla Corte di Cassazione con la Sentenza 17794 del 7 aprile 2017, secondo cui quando lo spazio è espressamente riservato ad una determinata persona, per ragioni attinenti al suo stato di salute alla generica violazione della norma sulla circolazione stradale si aggiunge l’impedimento al singolo cittadino a cui è riservato lo stallo di parcheggiare lì dove solo a lui è consentito lasciare il mezzo.

Nel caso specifico la Corte di Cassazione ha ritenuto che se il posto è assegnato ad una determinata persona, la condotta di colui che parcheggia l’auto su detto posto per un lungo periodo non costituisce solo una violazione amministrativa ai sensi dell’art. 158 c. II del codice della strada, ma integra anche il reato di violenza privata.